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Lanzarote, l’isola del fuoco e dell’arte: guida completa tra vulcani, oceano e silenzio

Lanzarote non è solo un’isola: è un’opera d’arte naturale dove la terra incontra il fuoco e il silenzio si fonde con l’oceano. Qui, ogni curva della strada svela paesaggi vulcanici spettacolari, distese nere di lava, cactus che crescono tra le rocce e villaggi bianchi che brillano sotto il sole. È la più nord-orientale delle Canarie, un luogo sospeso nel tempo, che ha saputo coniugare natura selvaggia e rispetto architettonico grazie all’influenza dell’artista visionario César Manrique.
Appena si atterra a Arrecife, la capitale, l’isola si presenta come un grande tappeto di lava modellato dal vento. Le eruzioni del XVIII secolo hanno trasformato il territorio in una vera e propria scultura geologica, rendendo Lanzarote unica al mondo. Il Parque Nacional de Timanfaya, con i suoi coni vulcanici e geyser naturali, è un simbolo potente di questa identità: camminare lì è come passeggiare sulla superficie di Marte.
Ma Lanzarote non è solo aridità. Lungo le coste si trovano spiagge spettacolari e sorprendenti: Playa de Papagayo, nel sud, è un piccolo gioiello dorato incastonato tra le rocce. Playa Famara, a nord-ovest, offre sabbia dorata, onde potenti e un’atmosfera bohemien perfetta per surfisti e sognatori. Anche le spiagge nere, come El Golfo, con la sua laguna verde smeraldo, mostrano un lato più selvaggio e magnetico dell’isola.
Il paesaggio di Lanzarote è silenzioso e potente. La luce è limpida, le ombre sono lunghe, il cielo quasi sempre terso. Non esistono palazzi alti, cartelloni pubblicitari o eccessi: tutto è integrato nel paesaggio, grazie al lavoro di conservazione e visione artistica portato avanti per decenni.

Lanzarote è un’isola da vivere a occhi aperti, ma anche con tutti gli altri sensi. Ogni giorno puoi scegliere un’esperienza diversa: scalare un cratere, degustare un vino nato dalla cenere vulcanica, visitare una grotta scolpita dalla lava o tuffarti in un mare cristallino.
Tra le tappe imperdibili c’è il Parco Nazionale del Timanfaya, dove la terra ancora “respira” sotto la superficie. Il terreno è caldo, i panorami sono infuocati, e in alcuni punti potrai assistere a dimostrazioni geotermiche, con acqua che esplode in geyser dal sottosuolo. I tour in bus all’interno del parco regalano viste spettacolari sui Montañas del Fuego, ma puoi anche esplorare a piedi i dintorni, sempre con guida autorizzata.
Un altro simbolo dell’isola è La Geria, una delle zone vinicole più particolari d’Europa: le vigne crescono in conche di cenere vulcanica protette da muretti in pietra a secco. Il risultato è un paesaggio surreale, silenzioso, e un vino bianco — il Malvasia volcánica — dal sapore minerale e intenso.
L’opera dell’artista César Manrique è ovunque: ha saputo integrare architettura, paesaggio e sostenibilità molto prima che fosse di moda. Le sue creazioni sono vere esperienze:
  • Jameos del Agua: un lago sotterraneo, una sala concerti e un centro culturale scavati nella lava
  • Mirador del Río: punto panoramico scavato nella roccia con vista sull’isola di La Graciosa
  • Cueva de los Verdes: tunnel lavico accessibile con visita guidata, tra i più lunghi al mondo
  • Fundación César Manrique: la sua casa, costruita su una colata lavica, oggi museo d’arte e di pensiero
Anche i piccoli borghi dell’isola meritano attenzione. Teguise, l’antica capitale, è un gioiello coloniale di pietra chiara, con mercati artigianali, piazze tranquille e chiese storiche. Haría, incastonata in una valle verde, è la Lanzarote più “morbida”, più umana. Qui sembra che il tempo abbia deciso di fermarsi un po’.
Lanzarote è anche il luogo perfetto per chi ama camminare, meditare, fotografare e perdersi. Le strade sono spesso deserte, le spiagge mai troppo affollate, i sentieri tra i vulcani ti conducono a punti panoramici dove il mondo si ferma.

Raggiungere Lanzarote è semplice: l’Aeroporto Internazionale di Arrecife (ACE) è collegato tutto l’anno con voli diretti da numerose città italiane, tra cui Milano, Roma, Bologna e Bergamo.
Una volta atterrati, la scelta migliore è noleggiare un’auto: le distanze sono brevi, il traffico è minimo e le strade scorrono tra paesaggi incredibili. L’auto ti permette di esplorare ogni angolo dell’isola in totale autonomia, dai crateri del sud alle scogliere del nord.
Chi non guida può comunque contare su una rete di autobus pubblici (guaguas), economica e abbastanza efficiente nelle tratte principali, oppure su tour organizzati e transfer privati.
Per dormire, Lanzarote offre soluzioni per ogni stile di viaggio:
  • Playa Blanca, nel sud, è ideale per famiglie e viaggiatori che cercano spiagge, tranquillità e resort sul mare.
  • Puerto del Carmen, più movimentata, è perfetta per chi ama locali, sport acquatici e vita notturna.
  • Costa Teguise, nella parte orientale, unisce spiagge ampie e buona offerta per famiglie.
  • Interno dell’isola: case rurali, hotel boutique e ville immerse nel paesaggio lavico offrono un’esperienza più intima e silenziosa, perfetta per chi cerca ispirazione o stacco totale.
Il clima di Lanzarote è uno dei più stabili e piacevoli d’Europa: temperato, secco, soleggiato quasi tutto l’anno. Le temperature oscillano tra i 18 e i 28°C, con brezze costanti che rendono l’aria sempre fresca.
I mesi migliori per partire sono da marzo a giugno e da settembre a novembre, quando l’isola è meno affollata e l’esperienza più autentica.
Da mettere in valigia: abiti leggeri, scarpe comode per camminare su roccia lavica, giacca per la sera, occhiali da sole, cappello e crema solare anche in inverno.
Un consiglio: sii curioso e aperto. Lanzarote è un luogo che non si lascia raccontare tutto subito. Serve tempo, occhi attenti e un passo lento.
Chi la visita con rispetto, torna con qualcosa di più.
Con un’idea diversa di silenzio, di spazio… e di bellezza.

© 2025 Polaris Lab - All right reserved - Polaris Lab P.Iva. IT02381960398
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